Infiltrazione Articolare Ecoguidata
Con il termine infiltrazione articolare si intende la somministrazione di farmaci o di altre sostanze medicamentose a livello intra o periarticolare attraverso l’utilizzo di un ago. Il sito bersaglio sarà individuato dal Medico prima di eseguire la procedura attraverso la visita specialistica e le procedure di diagnostica per immagini (RX, ecografia e RMN). L’infiltrazione può essere effettuata attraverso l’individuazione di reperi anatomici o per via ecoguidata soprattutto per alcune regioni come l’anca, il rachide, la spalla e le regioni peritendinee. Risulta fondamentale anche la scelta dell’ago e la procedura di disinfezione attraverso l’utilizzo di disinfettanti che verranno applicati sulla sonda e sulla cute del paziente, guanti sterili e gel sterile. Le sostanze iniettate più comunemente sono i cortisonici, l’acido ialuronico, gli anestetici ecc. Le controindicazioni alle infiltrazioni sono: la fobia dell’ago da parte del paziente, processi infettivi a carico delle articolazioni o cutanei , controindicazioni legate al farmaco e l’allergia nota alle sostanze iniettate. Le metodiche infiltrative trovano ampio utilizzo nell’artrosi, artrite, tendiniti, borsiti e neuropatie periferiche da intrappolamento (es. tunnel carpale); l’infiltrazione può essere preceduta se necessario dall’aspirazione (artrocentesi) del liquido infiammatorio che si forma nelle patologie traumatiche o degenerative dei tessuti molli e delle articolazioni. La terapia infiltrativa è una metodica consigliata dalle linee guida internazionali per il trattamento di diverse affezioni per la sua efficacia, basso costo e sicurezza.
Quando e perché effettuare infiltrazioni ecoguidate?
L’utilizzo dell’ecoguida permette di aumentare in maniera significativa la precisione e la sicurezza della metodica. L’ecografia permette infatti di individuare i target di trattamento e di raggiungerli con una precisione sub-millimetrica. Questa precisione permette di ottimizzare il trattamento come accade per esempio nelle procedure peritendinee evitando di penetrare nel tendine dove il cortisone potrebbe creare effetti degenerativi più che terapeutici. Assoluta indicazione vi è nelle infiltrazione faccettarie del rachide lombare per esempio dove l’ecografia in mano esperta permette di avere una precisione comparabile a quella della fluoroscopia evitando però le radiazioni ionizzanti[1]. Assoluta indicazione vi è anche nelle infiltrazioni all’anca dove la guida ecografica permette di raggiungere l’articolazione evitando le strutture nobili adiacenti (vasi e nervo femorale) e con la sicurezza di vedere le sostanze medicamentose raggiungere lo spazio intra-articolare. L’ecografia sta piano piano sostituendo in molti casi la fluoroscopia a raggi X così come consigliato nelle buone pratiche dove è chiaramente indicato che il terapeuta debba sempre preferire l’utilizzo di metodiche meno invasive a parità di risultato.